Selvatico e territorio, storie gastronomiche

Appuntamento a Riolo Terme, il 5 marzo, dalle ore 9.00, con il convegno organizzato dagli Ambiti territoriali di caccia della provincia di Ravenna, in collaborazione con l’Istituto alberghiero “Pellegrino Artusi” e il patrocinio del Comune di Riolo Terme. Al termine del convegno, assaggi di prodotti a base di selvaggina accompagnati da degustazione di vini del territorio.

Il programma qui di seguito

Agrichef: il 18 febbraio a Ferrara con i “piatti della circolarità”

Per la Romagna, l’Agriturismo “Dal Maggi” di Modigliana (FC)

“Piatti della circolarità” è il titolo del Festival Agrichef di Turismo Verde Emilia-Romagna che si svolgerà martedì 18 febbraio 2025, all’Istituto Alberghiero Vergani – Navarra di Ferrara (https://www.verganinavarra.edu.it/).

Il tema vuole ricordare che nella cucina contadina non si spreca nulla, si recuperano le materie prime, anche povere, e diventano valore aggiunto.

A rappresentare la Romagna ci sarà l’Agriturismo “Dal Maggi” di Modigliana (FC). Il titolare, Lorenzo Maggi, nel suo lavoro si concentra su qualità e freschezza dei prodotti, sulla cura della preparazione; il suo intento è quello di riportare in vita una cucina casalinga, ormai quasi scomparsa, di riscoprire sapori semplici, ma autentici, del territorio. Il menù dell’Agriturismo è un omaggio alle ricette della nonna. Nel numero di gennaio di Agrimpresa a questo link trovate l’articolo che parla della sua esperienza: “La collina che resiste: i sapori autentici di Lorenzo Maggi” (pag. 12).

Il Festival Agrichef è ideato per esaltare il Cuoco dell’Agriturismo, figura che mette in connessione le competenze del produttore agricolo, la cultura contadina; che tramanda le ricette tradizionali attraverso la riscoperta e la rivisitazione, contribuendo alla valorizzazione del territorio.

Per questa edizione, sono gli allievi dell’Istituto Alberghiero Vergani-Navarra, con l’aiuto degli insegnanti, ad affiancare gli Agrichef nella preparazione e nella presentazione delle ricette. Ci saranno una giuria tecnica e una popolare. Uno solo dei piatti proposti rappresenterà la Regione Emili-Romagna all’evento nazionale, a Roma, a fine marzo – inizio aprile, all’Istituto Alberghiero I.P.S.S.E.O.A. Amerigo Vespucci.

Insediamento giovani agricoltori, il bando per l’accesso ai contributi

SRE01 Insediamento dei giovani agricoltori e SRD01 Investimenti produttivi agricoli per la competitività delle aziende agricole

Con la delibera di Giunta regionale n. 89 del 27 gennaio 2025 è stato pubblicato il bando 2025 per l’accesso ai contributi per l’avvio di nuove attività agricole da parte di giovani imprenditori agricoli

Beneficiari del presente avviso pubblico, in relazione al tipo di intervento SRE01 sono persone fisiche che si insediano in agricoltura assumendo la responsabilità civile e fiscale di un’azienda agricola per la prima volta e presentano domanda di premio di primo insediamento con allegato un Piano di Sviluppo relativo all’azienda agricola (PSA) oggetto d’insediamento.

Requisiti d’accesso:

• essere maggiorenni, ma non avere ancora compiuto 41 anni:

• presentare la domanda di accesso al presente bando inderogabilmente entro 24 mesi successivi all’apertura della partita iva o quello di modifica societaria;

• risultare iscritta ai registri della CCIAA;

• predisporre un piano di sviluppo aziendale PSA

Obblighi:

• impegnarsi a proseguire la conduzione diretta dell’azienda oggetto dell’insediamento per 5 anni dalla concessione del premio;

• A conclusione del piano il giovane deve avere raggiungimento le capacità professionali e della qualifica di Imprenditore agricolo professionale (IAP)/Coltivatore diretto. Il premio di primo insediamento avrà un valore pari a 60.000 Euro per gli insediamenti in zona con vincoli naturali o altri vincoli specifici e 50.000 Euro nelle altre zone. Il PI dovrà avere un importo minimo di spesa ammissibile pari a 10.000 Euro in zona con vincoli naturali o altri vincoli specifici e 20.000 Euro nelle altre zone. Il singolo PI sarà soggetto ad un tetto di spesa ammissibile pari ad euro 750.000,00. L’ aliquota di sostegno applicabile è pari al 50% della spesa ammissibile.

Scadenza presentazione domande 16 maggio 2025 ore 13.00.

Per approfondimenti contattare l’ufficio Cia di riferimento.

Al seguente link il bando in oggetto: https://agricoltura.regione.emilia-romagna.it/sviluppo-rurale-23-27/opportunita/bandi/2025-1/bando-2025-giovani-agricoltori

Abi, sospensione mutui: proroga per la provincia di Ravenna

Cia Romagna informa che per la provincia di Ravenna è prorogata di dodici mesi la possibilità di richiedere una sospensiva delle rate di mutui (rata intera o quota capitale). 

Questa disposizione viene concessa alle persone che hanno avuto dei danni a seguito di eventi calamitosi avvenuti dal 23/10/2023 al 01/11/2023: la richiesta va presentata alla propria banca, autocertificando il danno subito. 

Di seguito il decreto di rinnovo.

Bandi Agricoltura sociale e Trasformazione prodotti agricoli (laboratori)

Cia Romagna informa che sono usciti i due bandi seguenti:

Agricoltura sociale 

Trasformazione prodotti agricoli prevalentemente in prodotti non compresi nell’Allegato I del TFUE e loro lavorazione e commercializzazione in punti vendita aziendali.

Entrambi i bandi scadono il 28/03/2025 alle ore 13.00: occorre manifestare l’eventuale interesse al massimo entro la prima settimana di febbraio, per poter organizzare il lavoro tra i tecnici che li seguiranno.

BANDO AGRICOLTURA SOCIALE:

minimo di spesa: 20.000€

Contributo pari al 60% degli importi al netto dell’iva

Spese ammissibili:

a) interventi di recupero e riuso del patrimonio edilizio dell’azienda agricola e di nuova costruzione da destinare all’attività di agricoltura sociale. La nuova costruzione è ammessa unicamente per l’ampliamento degli edifici esistenti destinati a servizi accessori o vani tecnici funzionali alla medesima attività di agricoltura sociale. Tali interventi sono attuati in conformità agli strumenti di pianificazione, alla legge regionale n. 15 del 2013 sull’edilizia e nel rispetto
dell’atto di coordinamento su programma di riconversione o ammodernamento dell’attività agricola (PRA), approvato con deliberazione di Giunta regionale n. 623 del 2019 e integrato con deliberazione di Giunta regionale n. 713 del 2019. In particolare, la predisposizione del PRA è richiesta per gli interventi di ristrutturazione edilizia con demolizione e ricostruzione e di ampliamento degli edifici esistenti;
b) sistemazioni esterne a servizio dei fabbricati agricoli utilizzati per l’agricoltura sociale;
c) allestimento di locali e spazi esterni utilizzati per l’attività di agricoltura sociale. Per
allestimento si intende acquisto di beni inventariabili, quali mobili, dotazioni e attrezzature;
d) spese generali e tecniche, come specificate dai paragrafi 1.10. “Eleggibilità delle spese” e 1.11
“Spese ammissibili” delle “Disposizioni comuni”;
e) acquisto di attrezzature informatiche e relativo software per la gestione dell’attività oggetto di
sostegno. Il software può essere di base o specifico per uso di agricoltura sociale.

Per poter partecipare le aziende agricole devono essere iscritte all’albo delle fattorie sociali entro la presentazione della domanda di saldo (al momento della domanda di aiuto è utile essere già iscritte come agriturismo e/o fattoria didattica, oppure avere frequentato un corso agricoltura sociale – Dinamica ne propone uno in partenza lunedì 22/01/2025)

BANDO LABORATORI DI TRASFORMAZIONE:

minimo di spesa: 20.000€

Contributo in relazione alla zona in cui è ubicata l’azienda (e il locale laboratorio):

– 50% zona D, area con problemi di sviluppo

– 45% zona C, aree rurali intermedie

– 40% altre zone A e B (zone urbane e periurbane + zone ad agricoltura intensiva e specializzata)

Non sono ammissibili interventi per la creazione di servizi conto terzi rivolti ad altre aziende.
Sono ammesse le seguenti spese per la creazione e/o l’allestimento di spazi idonei da destinare alla lavorazione e conseguente trasformazione della materia prima:
a) interventi di costruzione, ristrutturazione, ampliamento di fabbricati aziendali localizzati nel territorio rurale da destinare a locali per la lavorazione e trasformazione di prodotti agricoli;
b) acquisto di macchinari, impianti, attrezzature e dotazioni strettamente legate alla trasformazione, e all’eventuale confezionamento e etichettatura dei prodotti lavorati nel laboratorio oggetto dell’intervento. Sono ammissibili esclusivamente beni inventariabili;
c) costruzione, ristrutturazione, ampliamento di fabbricati aziendali localizzati nel territorio rurale per la creazione di punti vendita aziendali nel limite massimo del 30% della spesa complessiva ammissibile relativa agli investimenti di cui ai punti a) e b);
d) allestimento di punti vendita aziendali, attrezzature informatiche (solo se beni inventariabili) e relativo software per la gestione anche on-line della vendita dei prodotti realizzati nei laboratori oggetto di intervento (sono escluse le attività di promozione, i costi di manutenzione e di gestione ecc.) nel limite massimo del 5% della spesa complessiva ammissibile relativa agli investimenti di cui ai punti a) e b);
e) spese generali e tecniche, come specificate dai paragrafi 1.10. “Eleggibilità delle spese” e 1.11 “Spese ammissibili” delle “Disposizioni comuni”.
Tutti gli interventi realizzati devono essere conformi a quanto previsto dalle normative e disposizioni in materia di igiene degli alimenti e dalle normative di riferimento inerenti agli specifici prodotti oggetto di trasformazione, lavorazione e vendita.
Sono ammissibili a sostegno esclusivamente interventi realizzati in un’unica localizzazione. 

Il finanziamento di soli macchinari, attrezzature o dotazioni è ammissibile solo se sono presenti in azienda locali o spazi adeguati alla loro collocazione.
Gli impianti dovranno essere dimensionati rispetto al quantitativo di materia prima da trasformare.
I laboratori, le attrezzature, le dotazioni, l’allestimento dei punti vendita aziendali e il software per la gestione anche on-line della vendita dovranno essere dedicati ai prodotti realizzati nei laboratori oggetto di intervento.
Non saranno ammissibili progetti relativi esclusivamente a confezionamento ed etichettatura del prodotto trasformato.
La destinazione d’uso prevista nel titolo abilitativo all’esecuzione dei lavori deve essere coerente con le tipologie di intervento specificate nel presente avviso.

Per ogni dubbio, confronto o manifestazione d’interesse siete invitati a contattare le vostre sedi di riferimento per capire, in prima battuta, se c’è la possibilità di partecipare ad uno dei due bandi e anche di organizzare il lavoro tra i tecnici, visti i tempi stretti.

Di seguito il bando con le disposizioni comuni ad altri bandi a cui si fa riferimento all’interno dei due atti.

Fattorie aperte 2025 – 27^ edizione, nelle domeniche 4, 11, 18 e 25 maggio.

Le aziende agricole dei territori di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini sono invitate ad aderire all’iniziativa che, giunta alla 27^ edizione, consente ai visitatori di conoscere le realtà agricole locali, le produzioni tipiche e la loro stagionalità.

Per aderire all’iniziativa è necessario compilare la scheda di adesione e inviarla via mail, assieme ad 1-2 foto, entro e non oltre mercoledì 5 febbraio 2025, ai seguenti indirizzo e-mail, in relazione all’ubicazione dell’azienda agricola:
– Per Forlì-Cesena: francesca.marini@regione.emilia-romagna.it

– Per Rimini: antonella.prosperi@regione.emilia-romagna.i

– Per Ravenna: Paola.Donegaglia@regione.emilia-romagna.it

Si può aderire alla manifestazione anche in solo una delle date sopra indicate, oppure selezionare più domeniche.

Si ricorda che aderendo all’iniziativa ci si impegna a rispettare la programmazione regionale, ed in particolare i termini di scadenza per l’invio della scheda, il ritiro dei materiali promozionali e la comunicazione delle presenze a conclusione della manifestazione.

Si chiede di ALLEGARE 2 FOTO ORIZZONTALI IN FORMATO JPEG SENZA MINORI RICONOSCIBILI , anche a chi le ha inviate gli anni scorsi si chiede di inviarne di nuove per aggiornare il sito

La manifestazione è aperta a tutte le aziende agricole regionali, per la partecipazione non sono richieste specifiche abilitazioni all’attività agrituristica/fattoria didattica. Le aziende agricole aderenti all’iniziativa devono, in ogni caso, assicurare un’adeguata accoglienza ai visitatori proponendo un’attività di visita aziendale, una semplice merenda, spazi per la sosta, oltre a un servizio igienico per i visitatori. Tutte le attività aggiuntive, quali il pranzo, la vendita diretta ecc., seguono le specifiche autorizzazioni.

Per ogni eventuale dubbio o chiarimento potete contattare direttamente la referente di fattorie aperte.

Di seguito le linee guida e il modello di scheda da compilare e rimandate al SACP di competenza.

QUADERNO DI CAMPAGNA – CHIARIMENTI

“Secondo quanto contenuto nell’Art. 4, comma 5 del D.M. 99707 del 1 marzo 2021, “Le informazioni detenute dalle aziende relative al registro dei trattamenti e delle fertilizzazioni nell’ambito del Quaderno di Campagna di cui all’articolo 10 del decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali 12 gennaio 2015 costituiscono elemento obbligatorio del fascicolo con le modalità e nei termini stabiliti nell’ambito del Comitato Tecnico di cui all’articolo 9 del decreto legislativo 21 maggio 2018, n. 74.”

Il Quaderno di Campagna dell’Agricoltore (QdCA), esiste già e rappresenta già un obbligo per tutti gli agricoltori che:

– vendono o cedono le loro produzioni a terzi

– utilizzano prodotti fitosanitari per la difesa delle colture agrarie

Ma quindi cosa cambia?

I dati contenuti nel Quaderno di Campagna dell’Agricoltore dovranno essere inseriti all’interno del fascicolo aziendale e per effettuare tale operazione, l’origine del dato deve essere in formato elettronico. Pertanto il QdCA dovrà essere redatto in formato digitale e caricato all’interno del fascicolo aziendale.

La trasmissione del dato dovrà essere effettuata dal CAAche detiene il fascicolo, al quale non compete la verifica e la conformità delle registrazioni presenti.

In questa fase sono ancora in predisposizione gli strumenti informatici per consentire lo scambio di informazioni tra il QdCA e il fascicolo aziendale. 

Il 2025 sarà l’ultimo anno di transizione verso la digitalizzazione del QdCA pertanto, stando alla attuale situazione, per l’anno in corso non sono previste sanzioni per inadempienza alla norma.

Gli Enti Ministeriali preposti sono impegnati nella redazione di un provvedimento che definisca in modo dettagliato i termini e le modalità per la gestione del QdCA digitale.

Cia Romagna, insieme al livello regionale, sta valutando e definendo le modalità per l’attivazione di un  servizio di redazione del QdCA in formato elettronico. 

Sarà nostra cura avvisarvi tempestivamente sugli sviluppi dell’adempimento.  

Comunicazione annuale prodotti legnosi 

Tutte le aziende che immettono sul mercato legno o prodotti da esso derivati sono tenute a comunicare al Registro imprese Legno (RIL), in applicazione dei regolamenti UE (EUTR e FLEGT),  il quantitativo di legno da commercializzare.

Possiamo avere due casistiche:

a) aziende non iscritte agli albi regionali delle imprese forestali a valenza nazionale e iscritte ai soli albi regionali ( A-C). Tra questo rientrano le aziende agricole che commercializzano legno derivante da taglio di boschi in conduzione (proprietà, affitto e altro). Queste aziende,  se commercializzano il legno, devono comunicare i quantitativi di legname inserendo i valori del 2024 a partire dal 16 gennaio e, comunque, prima della prima commercializzazione di legname. L’iscrizione ha validità annuale fino al 15 gennaio dell’anno successivo e deve essere rinnovata ogni anno.

L’iscrizione si effettua esclusivamente online sul portale del MIPAAF utilizzando lo SPID individuale di ogni titolare dell’azienda e allegando l’attestazione di pagamento di € 20,00.  La conferma dell’iscrizione con il relativo pagamento è da farsi ogni anno.

Per procedere all’iscrizione al Ril occorre fornire le seguenti informazioni:

denominazione, forma giuridica, ragione sociale, sede legale, recapiti comprensivi di indirizzi di posta elettronica, ordinaria e se disponibile PEC, Codice Fiscale e Partita IVA, dati anagrafici del legale rappresentante con riferimento al legno; denominazione commerciale e tipologia, regione italiana e, se possibile, località, quantità annuale, commercializzata e, se disponibile, controvalore in Euro.

Per assicurare la richiesta tracciabilità ai prodotti immessi sul mercato occorre che tutte le aziende si dotino di un apposito registro sul quale annotare le principali informazioni (autorizzazione/comunicazione, località, tipologia, quantità ed estremi dell’acquirente). 

B) Aziende iscritte agli Albi delle aziende forestali a valenza nazionale ( An-Bn-Cn): le aziende agricole di norma sono iscritte alla Cn.

In questo caso le aziende non hanno l’obbligo di comunicare direttamente al RIL i quantitativi di legno prodotto nell’anno precedente in quanto verrà fatto direttamente dalla Regione Emilia-Romagna senza l’obbligo di pagare Euro 20,00. 

Le aziende sono però tenute a comunicare alla Regione Emilia-Romagna, entro il 15 febbraio 2025,  i quantitativi di legname commercializzato nel 2024 tramite la nuova procedura informatizzata mediante accesso SPID al seguente link: https://alboforestale.regione.emilia-romagna.it/

In assenza di comunicazione s’intende che l’azienda non abbia commercializzato prodotti legnosi nel 2024.

Inoltre, si ricorda che nel caso di commercializzazione del legname è sempre obbligatoria l’iscrizione al relativo Albo. Per le aziende agricole C o CN per le aziende agricole.  Dal primo maggio 2025, per iscriversi agli albi a valenza regionale,  sarà obbligatorio il conseguimento della qualifica di operatore forestale da parte del titolare. 

Non sono tenuti all’iscrizione ai relativi albi nei seguenti casi:

  1. per attività in ambito forestale che non comportino il taglio della vegetazione arborea e arbustiva presente in bosco;
  2. per l’esecuzione di interventi forestali effettuati direttamente dagli imprenditori agricoli per utilizzazioni su terreni boscati in gestione alla propria azienda;
  3. per i tagli negli impianti di arboricoltura da legno a ciclo medio lungo, pioppicoltura e altre piantagioni legnose a ciclo breve;
  4. per le utilizzazioni effettuate dagli aventi diritto nei terreni soggetti ad uso civico nell’esercizio del proprio diritto di legnatico;
  5. per le cure colturali, gli interventi di miglioramento nei castagneti da frutto e il recupero alla coltivazione dei castagneti;
  6. per tagli di autoconsumo (fino a 250 quintali e comunque nel limite massimo di 5.000 metri quadrati l’anno) e per interventi minuti di manutenzione forestale effettuati dai proprietari o dai possessori delle superfici boscate;
  7. per la raccolta del legname trasportato o depositato naturalmente in aree demaniali.

Le sanzioni previste per la mancata iscrizione al Registro Nazionale Operatori sono comprese tra un minimo di euro 500,00 a un massimo di Euro 1.200,00; per chi non tiene il registro, o lo conserva per almeno 5 anni, è prevista una sanzione da un minimo di Euro 150,00 a un massimo di Euro 1.500,00.

C.I.A. EMILIA ROMAGNA – VIA BIGARI 5/2 – 40128 BOLOGNA BO – TEL. 051 6314311 – FAX 051 6314333
C.F. 80094210376 – mail: emiliaromagna@cia.it PEC: amministrazione.er@cia.legalmail.it

Privacy Policy  –  Note legali –  Whistleblowing policyTrasparenza

WhatsApp chat