Pomodoro da industria al Nord: campagna 2025 da record
PARMA – Si è conclusa per l’anno 2025 la campagna di raccolta e trasformazione del pomodoro da industria nel bacino del Nord Italia, con l’ultima consegna in stabilimento lo scorso 11 ottobre.
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PARMA – Si è conclusa per l’anno 2025 la campagna di raccolta e trasformazione del pomodoro da industria nel bacino del Nord Italia, con l’ultima consegna in stabilimento lo scorso 11 ottobre.
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PARMA – “I trapianti sono stati abbastanza lineari e l’omogenea distribuzione temporale della fase di messa a dimora delle piantine – merito di una parte agricola organizzata e professionale delle OP – ha creato le condizioni per una raccolta e una trasformazione ottimale”. Sono le prime considerazioni sulla campagna del pomodoro da industria, emerse in un incontro dell’Oi Pomodoro a cui ha partecipato l’assessore all’Agricoltura Alessio Mammi.
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PARMA – “Una produzione di qualità, anche grazie all’etica che contraddistingue l’operato degli agricoltori e la cura dei terreni, con rese per ettaro un po’ scarse, a causa delle difficoltà climatiche incontrate”. Simone Basili, presidente di Cia Parma, scatta la fotografia della campagna del pomodoro da industria giunta, all’incirca, al 45% della raccolta di quanto contrattato.
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PARMA – I produttori, rappresentati dalla delegazione incaricata dal Tavolo Agricolo del Pomodoro, esprimono soddisfazione per il risultato economico ottenuto (145 euro/tonnellata), ovvero un aumento del 3,2% rispetto al 2024 considerate anche le modifiche alle tabelle di valutazione, e per il valore delle tempistiche con il quale è stato siglato l’accordo.
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PARMA – Siglato nei giorni scorsi l’Accordo Quadro per la campagna di produzione e trasformazione del pomodoro da industria del Nord Italia per l’annata in corso. L’intesa, raggiunta in tempi definiti ‘record’, è stata sottoscritta dalle delegazioni di parte agricola e di parte industriale.
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PARMA – La campagna di raccolta del pomodoro nel Nord Italia è quasi conclusa, ma registra alcune difficoltà, che si sono presentate già a partire dai trapianti, avviati in primavera. Sono queste in sintesi le valutazione dell’OI Pomodoro da Industria Nord Italia. Gli agricoltori, a maggio, hanno dovuto fare i conti con le piogge persistenti-prosegue la nota dell’Oi, molti trapianti sono slittati a giugno e per questo il raccolto si protrarrà anche a settembre.
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Pomodoro da industria del nord Italia, il contratto è ancora in alto mare. Al 24 maggio non ci sono ancora certezze sul prezzo che trova ancora distanti le parti, quella industriale e quella agricola. I trapianti sono iniziati, anche se in parte rallentati dalle piogge, e si ipotizza una impennata delle superfici dopo una annata, quella del 2023 che si è chiusa in modo positivo.
Le stime, ancorché approssimative, indicano in circa 42mila ettari le superfici investite a pomodoro, contro le 38mila dello scorso anno. In questa situazione c’è il rischio che si vada verso trattative ‘parallele’ vanificando il ruolo delle organizzazioni dei produttori.
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PARMA – “Nonostante l’andamento stagionale avverso anche quest’anno, Asipo rappresenta indicativamente un quarto della superficie coltivata nell’area nord e relativo quantitativo prodotto”. Lo sottolinea il direttore Michele Bertoli nel commentare la campagna “che è stata mediamente soddisfacente anche se altalenante per la qualità conferita, ma nel complesso buona.
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Cristian Calestani
PARMA – “Sino ad ora la campagna del pomodoro da industria nel Parmense è andata piuttosto bene, sia in termini di quantità sia di qualità”, lo afferma un produttore specializzato che fortunatamente è rimasto indenne, sino ad ora, dalle grandinate che hanno coinvolto l’areale nord a fine luglio.
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Claudio Ferri
PARMA – “Ad oggi (28 agosto, ndr) circa il 65% della superficie è stata raccolta, compresa parte di quella colpita dalle grandinate del 20, 21, 22 e 26 luglio”. Lo afferma Davide Previati, responsabile tecnico di Asipo, che quantifica il prodotto conferito degli associati all’Op, “ovvero circa il 53% sull’obiettivo di produzione contrattato”.
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