Mentre si fa più chiaro il quadro per la realizzazione degli impianti agrivoltaici, in grado di coniugare la produzione agricola con quella di energia da fonti rinnovabili, in Gazzetta è arrivato il Decreto “Agricoltura”, che pone dei limiti all’installazione del fotovoltaico a terra in area agricola.
Manuel Quattrini – vice direttore Cia Emilia Romagna
La Regione Emilia Romagna ha manifestato attenzione al mondo del credito stanziando circa 2 milioni di euro a favore del settore agricolo, intervento sollecitato a più riprese dalla Cia. Con un quadro complessivo dei mercati molto incerto e una previsione dell’abbassamento dei tassi di interesse che si sposta sempre più in avanti, è assolutamente determinante intervenire per ‘dare ossigeno’ alle imprese.
BOLOGNA – “La revisione del quadro normativo delle funzioni amministrative in un’ottica di semplificazione e sburocratizzazione è per noi un punto di arrivo imprescindibile. Un iter che Cia auspica breve e che risponde sostanzialmente a ciò che chiediamo da tempo: alleggerire le imprese dal peso della carta”.
A sei mesi dalla costituzione e della operatività del Tavolo regionale per l’attività di consulenza sul credito alle Imprese è già possibile fare un primo bilancio di uno strumento che si pone l’obbiettivo di mettere in condizione le strutture della Cia di fornire un servizio di consulenza specialistica e mirato ad individuare i punti di debolezza e gli squilibri finanziari ed economici dell’impresa che possono incidere negativamente sul rating, indicando i punti di forza su cui agire e delineando le soluzioni più idonee da intraprendere.
“L’attività – spiega il vice direttore regionale della Cia, Manuel Quattrini – si traduce nella possibilità di fornire una specifica consulenza che sulla base dei criteri economici individua le aree critiche su cui intervenire ed i correttivi da intraprendere per migliorare la situazione finanziaria. La consulenza è volta a supportare l’impresa nella pianificazione, nel monitoraggio e nella risoluzione delle problematiche evidenziate, con l’obiettivo di incrementare la possibilità di accesso al credito e di ridurre il costo del denaro in un’ottica di consolidamento e di sviluppo dell’azienda. Si cerca di valutare e analizzare tutti gli elementi che compongono gli eventuali progetti imprenditoriali – aggiunge -, per pianificare i vari step, individuare eventuali punti critici e valutarne le possibili ricadute e i possibili correttivi”.
Il vice direttore di Cia Emilia Romagna, Manuel Quattrini, traccia un primo bilancio a sei mesi dalla sua costituzione
Il servizio prende in esame anche i nuovi programmi di investimento pensati e proposti dall’imprenditore, analizza le dinamiche di sviluppo dell’attività oltre che valutare la copertura finanziaria necessaria per una iniziativa. Inoltre, Cia dà assistenza alle richieste di finanziamenti esterni e aiuta ad individuare le forme tecniche di finanziamento più adeguate alle esigenze aziendali.
“La nostra consulenza finanziaria comprende la gestione dei rapporti con gli istituti di credito nonché la ricerca di strumenti finanziari, cercando la soluzione migliore sul mercato, in base ai fabbisogni aziendali- spiega ancora Quattrini -. In questi mesi abbiamo, infatti, incontrato i vertici di tutti i principali gruppi bancari dell’Emilia Romagna allo scopo di rafforzare e intensificare i rapporti di collaborazione creando sinergie con le stesse”.
Il gruppo di lavoro, coordinato da Luigi Cerone, ha anche intrapreso un percorso di maggior dialogo e collaborazione con i consorzi fidi regionali che Cia ritiene essere uno strumento molto importante per il comparto agricolo. “Ci siamo attivati – precisa Cerone – per fornire servizi mirati in periodo di pandemia utilizzando i vari decreti emergenziali che lo Stato ha emanato come il Decreto liquidità, oltre a riattivare i canali con Ismea, seppur non semplici, in materia di garanzie e particolari agevolazioni come, ad esempio, la cambiale agraria a tasso zero”.
Il Tavolo, infine, ha avviato percorsi formativi per gli operatori che operano su tutto il territorio regionale.
MODENA – Alla guida del Consorzio di Burana è stato confermato Francesco Vincenzi, 42 anni, imprenditore agricolo di Mirandola e presidente dell’Anbi, Associazione nazionale Consorzi gestione e tutela del territorio e acque irrigue. Eletti anche i componenti del Comitato amministrativo, tra cui i vice presidenti Luigi Maccaferri, Manuel Quattrini e Luca Borsari.
SERRAMAZZONI (Modena) – Il letame se è maturo al punto giusto non puzza, ma ‘profuma’: sì, perché i cultori della sostanza organica per eccellenza riconoscono con l’olfatto la qualità di un concime il cui approvvigionamento diventa spesso complicato, specialmente nelle aree con scarsa vocazione zootecnica.