Il rapporto Ismea che confronta costi di produzione e prezzo medio del frumento fotografa una situazione preoccupante. Piva (vicepresidente Cia Ferrara): “Se continuerà la speculazione sul frumento le aziende rischiano davvero di “chiudere bottega”
Dal 1° ottobre 2025 al 31 marzo 2026 saranno in vigore le misure previste dalla Regione Emilia-Romagna per salvaguardare la qualità dell’aria. Ogni lunedì, mercoledì e venerdì entro le ore 11 si può verificare la qualità sul sito di ARPAE a questo LINK
Dal 1° ottobre 2025 al 31 marzo 2026 saranno in vigore le misure previste dalla Regione Emilia-Romagna per salvaguardare la qualità dell’aria. Ogni lunedì, mercoledì e venerdì entro le ore 11 si può verificare la qualità sul sito di ARPAE a questo LINK
In base al nuovo Piano regionale sulla qualità dell’aria (PAIR 2030) per i territori di pianura ovest, est e agglomerato di Bologna l’attività di abbruciamento è consentita:
per soli due giorni nei mesi di marzo e ottobre. Ciò significa che non è più consentito svolgere attività di abbruciamento per tutto l’arco di tempo che va da marzo a ottobre come era previsto in precedenza, ma solo due giorni nel mese di marzo e di ottobre (per es. due giornate in ottobre o in marzo o in alternativa una giornata in ottobre ed una a marzo)
per due giorni, nel periodo compreso dal 1° ottobre al 31 marzo di ciascun anno, solo se l’abbruciamento viene effettuato all’interno di una “zona montana o zona agricola svantaggiata”;
per le superfici investite a riso e a seguito di indicazioni emesse dall’Autorità fitosanitaria, nei mesi di ottobre e marzo, e nel periodo da ottobre a marzo solo se tali superfici ricadano in una “zona montana o zona agricola svantaggiata”
Le suddette deroghe per l’abbruciamento sono consentite solo nei giorni in cui non siano state attivate le misure emergenziali per la qualità dell’aria (bollino rosso) e non siano stati adottati provvedimenti di grave pericolosità per gli incendi boschivi ed esclusivamente in zone non raggiungibili dalla “viabilità ordinaria” ovvero da strade pubbliche e private percorribili da veicoli idonei alla raccolta dei residui vegetali.
Per quanto concerne l’attività di spandimento dei liquami, questa è possibile solo con le tecniche ammesse in situazioni emergenziali per la qualità dell’aria: sono sempre consentite l’iniezione diretta al suolo e l’interramento immediato contestuale alla distribuzione con l’utilizzo di più attrezzature contemporaneamente operanti dell’appezzamento. Le tecniche di spandimento ammesse, in quanto assimilabili a quelle appena citate in termini di contenimento delle emissioni di ammoniaca in atmosfera, sono;
• Fertirrigazione con liquami diluiti (contenuto in sostanza secca minore del 2%) e frazione liquida chiarificata generata dal trattamento di separazione meccanica dei liquami e del digestato. Sono ammesse la microirrigazione (a goccia) e la subirrigazione;
• Spandimento a bande, operato da barre orizzontali provviste di tubi rigidi terminanti con una scarpetta metallica di distribuzione a contatto con la superficie del suolo, cd. trailing shoe;
• Su colture in atto, inclusi i prati, iniezione superficiale a solchi aperti e a solchi chiusi, con solchi realizzati da erpici a denti o a dischi e liquame distribuito all’interno dei solchi;
• Iniezione diretta a solchi chiusi a profondità superiore ai 10 cm
In base all’art. 11 del regolamento UE 2016/429 è obbligatorio che a partire dal 1 gennaio 2026 tutti gli allevatori, i trasportatori e i professionisti iscritti a un ordine o a un albo professionale e che si occupano di animali e del loro benessere, siano in possesso dell’attestato di partecipazione ai previsti corsi di formazione relativi a malattie e benessere animale, biosicurezza e buona pratiche di allevamento; l’attestato di partecipazione al corso permette agli allevatori e trasportatori di registrarsi al sistema I&R (identificazione e registrazione degli animali).
È pubblicata sul sito del Commissario straordinario alla ricostruzione nel territorio delle Regioni Emilia-Romagna, Toscana e Marche l’ordinanza 52/2025, che riguarda la ricognizione dei soggetti potenzialmente interessati ad accedere ai contributi per la ricostruzione privata in conseguenza degli eventi calmitosi verificatisi nei territori delle Regioni Emilia-Romagna, Toscana e Marche a partire da maggio 2023 e nella sola Emilia Romagna anche settembre e ottobre 2024.
Il Comune di Imola organizza, nell’ambito delle iniziative del “Baccanale” – Edizione 2025, all’interno Autodromo Enzo e Dino Ferrari – Museo Checco Costa ad Imola, organizza XXXI edizione del Banco d’Assaggio dei vini dell’imolese in abbinamento alla XV edizione di Olimola che si terrà dal 7 al 9 novembre. Grazie alla conferma di maggiori spazi disponibili, verrà riproposto il format dello scorso anno ma allo stesso tempo rinnovato e più ricco di esperienze.
Con la Legge Regionale n. 9 del 25 luglio 2025 è stata abrogata la Legge Regionale n. 11 del 24 giugno 2003, che disciplinava l’obbligo formativo per il personale alimentarista, ossia chiunque fosse addetto alla produzione, preparazione, manipolazione o vendita di alimenti, compresi titolari e familiari operanti nell’impresa.
Come già riportato nella nota 0765876.U del 5 agosto 2025, in riferimento agli alimenti senza glutine e alla Determinazione n. 3642 del 16/03/2018“Approvazione delle Linee guida regionali per il controllo ufficiale delle imprese alimentari che producono e/o somministrano alimenti senza glutine”, nonché alla recente Legge regionale n. 9 del 25 luglio 2025“Abrogazioni e modifiche di leggi e disposizioni regionali in collegamento con la Sessione Europea 2025”, si ribadisce quanto segue:
La Regione Emilia Romagna ha concesso la proroga a lunedì 6 ottobre per la presentazione delle domande “De Minimis” finalizzate al pagamento delle polizze assicurativa dell’anno 2025.
La recente “Lettera aperta al Governo e al Parlamento”, sottoscritta da oltre 140 tra Cardinali, Arcivescovi, Vescovi e Abati, tra i quali Mons. Gian Carlo Perego, ha riportato al centro del dibattito la condizione delle aree interne italiane, quei territori fragili segnati dallo spopolamento, dall’invecchiamento e dalla carenza di servizi.